E' giunto il momento di spingersi oltre e di provare a realizzare un nuovo abito per Emma. Naturalmente non ho neanche preso in considerazione l'idea di poter realizzare per lei un pantalone perché, semplicemente, non sarei in grado. Però son partita proprio da un paio di pantaloni per farle l'abitino. Infatti, riordinando l'armadio di Anastasia, abbiamo eliminato un paio di jeans che non le stavano più e mi è venuto in mente che avremmo potuto utilizzarli per inventarci qualcosa da far indossare alla bambola.
Ed ecco l'idea: ho tagliato la parte finale di una gamba del jeans e così mi sono trovata il tubolare già fatto e anche già rifinito in modo da poter usare l'orlo del pantalone come scollatura per l'abito. Poi, a occhio, ho tagliato due buchi per farci passare le braccia. E si vede che ho fatto a occhio... perché i due buchi non sono proprio identici, ma in fondo non è poi così grave. Il massimo della precisione non rientra nei miei programmi: non sono una sarta che deve vestire una bambina, ma una mamma che veste la bambola della propria figlia. E' ovvio che le cose molto precise sono molto più belle, ma credo che l'importante sia fare del proprio meglio. L'idea in più, che ha aggiunto una nota di colore al vestitino ed evitato che i bordi tagliati del jeans si sfilacciassero, è stato quello di rifinire il fondo dell'abitino e il giro maniche con la solita lana rossa usata per realizzare sciarpa, cappello e borsa a tracolla. Per poter bucare il jeans ho utilizzato un uncinetto più piccolo e appuntito, solitamente usato per lavorare il cotone. Il tocco finale è stato dato dall'aggiunta, sul davanti, di due bottoncini rossi scelti da Anastasia. Il tutto è più lungo a dirsi che a farsi e il risultato finale lo potete vedere qui sotto (i bottoncini in foto sembrano bianchi, ma sono rossi).
Ed ecco l'idea: ho tagliato la parte finale di una gamba del jeans e così mi sono trovata il tubolare già fatto e anche già rifinito in modo da poter usare l'orlo del pantalone come scollatura per l'abito. Poi, a occhio, ho tagliato due buchi per farci passare le braccia. E si vede che ho fatto a occhio... perché i due buchi non sono proprio identici, ma in fondo non è poi così grave. Il massimo della precisione non rientra nei miei programmi: non sono una sarta che deve vestire una bambina, ma una mamma che veste la bambola della propria figlia. E' ovvio che le cose molto precise sono molto più belle, ma credo che l'importante sia fare del proprio meglio. L'idea in più, che ha aggiunto una nota di colore al vestitino ed evitato che i bordi tagliati del jeans si sfilacciassero, è stato quello di rifinire il fondo dell'abitino e il giro maniche con la solita lana rossa usata per realizzare sciarpa, cappello e borsa a tracolla. Per poter bucare il jeans ho utilizzato un uncinetto più piccolo e appuntito, solitamente usato per lavorare il cotone. Il tocco finale è stato dato dall'aggiunta, sul davanti, di due bottoncini rossi scelti da Anastasia. Il tutto è più lungo a dirsi che a farsi e il risultato finale lo potete vedere qui sotto (i bottoncini in foto sembrano bianchi, ma sono rossi).
E per finire ecco l'abitino indossato dalla nostra piccola modella Emma.
Il vestitino è stato ideato e realizzato in un piovoso pomeriggio invernale e, a fronte del poco impegno, ha sortito un buon risultato finale, soprattutto in termini di soddisfazione da parte di Anastasia.
Il vestitino è stato ideato e realizzato in un piovoso pomeriggio invernale e, a fronte del poco impegno, ha sortito un buon risultato finale, soprattutto in termini di soddisfazione da parte di Anastasia.
Occorrente: un paio di jeans da buttare, forbici, uncinetto n. 1, lana, 2 bottoncini.
Punti utilizzati: maglia bassa.
Punti utilizzati: maglia bassa.
Costo: € 0,00
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