sabato 1 febbraio 2014

La bambola Emma

   La bambola di Anastasia si trova in tutti i negozi di giocattoli ed è una bambola ragazzina. Non il bambolotto pacioccone che veste da bebè e col quale si gioca necessariamente a fare la mamma, e nemmeno la Barbie donna che indossa abiti eleganti e talvolta persino firmati. Non tutte le bimbe aspirano ai bambolotti e non tutte le bimbe aspirano alle Barbie. Esiste, a mio parere, un momento in cui una bimba potrebbe aver voglia di avere una bambola "amica", da vestire e pettinare in modo simile a lei e grazie alla quale possa proiettare le proprie fantasie nel mondo dei coetanei o dei poco più grandi, un futuro più vicino e dunque più immaginabile, al quale forse poter tendere in modo più graduale di quanto avvenga con le Barbie che hanno già le fattezze di una donna. 
   La bambola di Anastasia è così, una piccola amica di plastica, carina, ovviamente bionda e con gli occhi azzurri (a quanto pare è difficile abbandonare certi cliché), alta 42 cm, fabbricata dalla GIG e, considerazione di non secondaria importanza, in vendita a un prezzo davvero abbordabile.



   La bambola è stata tolta immediatamente dalla sua confezione (e già questo è buon segno) e di buon grado si è prestata a subire l'immediato destino di ogni bambola che si rispetti: essere spogliata ed essere (s)pettinata. Anastasia non si è dannata molto per darle un nome e, dato che ormai sa leggere, ha lasciato alla bambola il nome riportato sulla scatola: Emma.
  Nei giorni seguenti mi sono piacevolmente meravigliata nel vedere Anastasia quasi sempre con la bambola al seguito: a tavola, a letto, in auto, dai nonni... Ed Emma dietro. Pettinala, spettinala, spogliala e rivestila. E, ovviamente, sono iniziate le richieste di cosa poteva farle indossare al posto dei jeans e della maglietta con cui l'aveva conosciuta. Abbiamo provato con i vestitini "scippati" impietosamente alle altre bambole ma, naturalmente, è decisamente fuori taglia per poter indossare una qualunque cosa appartenente a una Barbie, mentre gli abiti dei bambolotti Cicciobello and company le stanno decisamente troppo larghi e non vanno bene per lei.
   Ho provato allora, nel negozio di giocattoli, a vedere se la GIG avesse pensato anche a produrre una serie di accessori ad hoc, anche perché esistono varie versioni di Emma, ognuna abbigliata in modo diverso: in jeans e maglietta, in versione estiva con un abitino leggero oppure invernale con tanto di snowboard, o sportiva con costumino da ginnasta... Niente da fare, se vuoi l'abito nuovo devi acquistare una bambola nuova e questo, naturalmente, non si può. 
   E allora? Allora mi son detta che, per far contenta Anastasia, afflitta dal non poter cambiare l'abito a Emma, potevo provare io a confezionarle qualcosa. Ed è così che è iniziata questa avventura.

  

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